Ho partecipato a Genova domenica scorsa, come psicologo, al corso regionale per aspiranti allenatori di judo della FIJLKAM assieme ai Docenti e agli Atleti.
È stato interessante trascorrere la giornata sul e a bordo tatami e poter collaborare con i colleghi Docenti nel far capire / notare ai futuri allenatori come in qualsiasi movimento o gesto tecnico ci sia anche una componente psicologica da considerare. Non solo, sono emersi anche degli aspetti molto interessanti sulla figura del moderno allenatore:
- Il ruolo non è più soltanto tecnico, ma anche di educatore, comunicatore, leader….
- È necessario avere competenze non solo specifiche della propria disciplina, ma spaziare anche in altri campi delle scienze dello sport (senza essere però “tuttologi”)
- Le abilità comunicative sono fondamentali
- È importante essere consapevoli del proprio ruolo.
In particolare, va sottolineato come per un allenatore ci siano diversi fattori psicologici da considerare sia in allenamento sia in gara, come:
- Lo sviluppo psico-fisico dell’atleta (adattare l’allenamento all’età e alle competenze motorie degli atleti)
- La motivazione e gli obiettivi
- L’auto-efficacia
- L’autostima
- La gestione dello stress
- La comunicazione
- L’autonomia
- Capacità di problem-solving.
In uno sport di situazione come il judo nel quale le variabili cambiano in base al combattimento e il confronto con l’avversario è diretto, la questione mentale diventa ancora più evidente.
È stato uno scambio di competenze ben riuscito ed un’esperienza sicuramente da ripetere.